＜p＞Dire Russia per molti significa dire Vladimir Putin. Da pi? di quindici anni al governo di un Paese di enormi dimensioni, che si estende dal Mare Baltico al Pacifico, l’≪uomo pi? potente del mondo≫, come dal 2013 lo definisce
＜em＞Forbes＜/em＞, ha infatti impresso il proprio marchio sulla storia recente dell’ex impero sovietico. Non solo. Con una strategia politico-istituzionale aggressiva e spregiudicata, che in pi? occasioni ? parsa lontana dagli standard delle democrazie occidentali, ? diventato uno degli attori principali sullo scenario geopolitico contemporaneo. Ma quali sono le ragioni profonde di questo successo? Quale il segreto di un potere cos? incontrastato?＜/p＞
＜p＞Secondo Sergio Romano, che ha concluso la sua lunga e prestigiosa carriera diplomatica come ambasciatore proprio a Mosca, Putin si ? impegnato a fondo nella ricostruzione dell’identit? russa, rinnovando un bagaglio di simboli, valori e ideali rimasti sepolti per secoli. Consapevole del peso della tradizione, che da Pietro il Grande al tramonto dello zarismo ha forgiato istituzioni e culture politiche della nazione, Putin ha saputo gestire a proprio vantaggio la memoria pubblica della Rivoluzione d’Ottobre, rafforzando al tempo stesso il ruolo della Chiesa ortodossa, cui ha garantito un nuovo spazio sociale. Ha rispolverato, insomma, un’ideologia e una missione.＜br /＞ ? da queste premesse, ci fa capire Romano in pagine documentate e illuminanti, che dobbiamo necessariamente partire se vogliamo capire qualcosa di pi? della Russia odierna e del nostro presente, dalla guerra al terrorismo in Cecenia al conflitto con l’Ucraina per l’annessione della Crimea, dalla dottrina militare anti-Nato all’attuale intervento in Siria, che agita i fantasmi di una guerra fredda collocata troppo in fretta negli archivi della Storia.＜/p＞画面が切り替わりますので、しばらくお待ち下さい。

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